Panoramica sulla tecnologia che, in futuro, sostituirà gli schermi LCD e Plasma.
Benvenuti nel mondo OLED.
LCD, VCR, Plasma, Hi-Fi,Hdmi sono diventate vere e proprie parole che, chi più chi meno, riusce ormai a capire senza problemi.
Ma alzi la mano chi sa cosa sta ad indicare l'acronimo, piuttosto sconosciuto, OLED?
OLED indentifica la sigla “Organic Light Emitting Diodes” (diodo organico ad emissione di luce), arabo per alcuni, compreso quello che sta scrivendo questo articolo, ma che indica la tecnologia che viene utilizzata per la costruzione di schermi piatti che presto sostituiranno i vecchi LCD.
Analizziamoli insieme.
Nota che contraddistingue questa nuova concezione è la presenza in serie di piccoli strati organici tra due conduttori, che dopo aver applicato la corrente elettrica sono in grado di fornire una brillante illuminazione, differente però dalla comune retroilluminazione dei classici schermi LCD.
Gli schermi OLED infatti, sono in grado, mediante questa particolare struttura, di emettere “Luce propria”, restando al tempo stesso molto più sottili (lo spessore è infatti di soli 3mm circa) e producendo un consumo energetico nettamente inferiore a quello degli LCD.
La spiegazione è abbastanza tecnica, vediamo quindi insieme in che modo funzionano i nuovi schermi OLED.
Si compongono di 2 parti che, applicata la corrente elettrica vengono caricate una negativamente e una positivamente, quindi essendo composti da molti strati sovrapposti il passaggio di corrente tra queste 2 zone a carica diversa stimola il materiale organico presente tra gli strati (che generalmente è un polimero conduttivo derivato dal carbonio, organico quindi solo in senso chimico e non reale del termine), in modo che sia generata “luce” visibile attraverso il vetro dello schermo.
Attraverso una serie di lavorazioni è possibile ottenere tutta una gamma di colori che una volta rimescolati permetteranno di ottenere tutte le varie gradazioni di colore.
Ecco i principali vantaggi della tecnologia OLED:
- Colori più brillanti e luminosi.
- Contrasto elevato fino a 1.000.000 a 1. Il nero è davvero nero.
- Angolo di visuale illimitato.
- I tempi di risposta sono più rapidi degli altri schermi (anche di 1000 volte inferiori).
- I consumi sono drasticamente ridotti.
- Gli schermi sono molto più sottili (pochi mm di spessore).
- Eliminazione del classico problema dell' ”effetto scia” tipico degli schermi LCD (molto gradito nei film e videogiochi).
Quali sono invece i limiti che ostacolano lo sviluppo di questa tecnologia?
Come tutte le nuove tecnologie il primo problema è di tipo economico, inteso come costo del processo produttivo, esattamente come avvenne per gli LCD.
Il secondo problema, che è già in via di soluzione, riguarda la “durata” degli schermi OLED, che per il momento è ancora inferiore rispetto agli LCD a cristalli liquidi e ai Plasma (il problema sembra dipendere dal decadimento del materiale organico emettitore di luce, che cessa di funzionare molto prima del periodo di durata degli schermi tradizionali).
Esteticamente sono talmente sottili che possono piegarsi e curvarsi, dato che lo spessore è minimo.
Esistono dei prototipi in circolazione costruiti da alcuni produttori che ne studiano la tecnologia.
Una curiosità che ad alcuni potrebbe interessare riguarda il nome OLED che deriva dai più comuni e conosciuti LED che richiamano in maniera molto più semplice il funzionamento dell'OLED conducendo entrambi il flusso di corrente in una sola direzione.
Furono concepiti già a partire dal 1987 alcuni esemplari che non furono però commercializzati poichè avevano diversi problemi di utilizzo (specie l'elevata alimentazione degli apparecchi), mentre già a partire dal 2002 furono costruiti i primi schermi pensati per la vendita.
Ad oggi questa è una tecnologia in forte crescita che pensiamo caratterizzerà il mercato futuro, ma che dovrà essere ancora sviluppata per poter risolvere alcuni problemi che ne limitano l'uso.
Il nostro giudizio è comunque positivo, poiché anche se l'OLED è ancora in fase di sviluppo, sul mercato sono già presenti diversi strumenti che utilizzano questa nuova tecnologia (cellulari, cornici digitali, alcuni televisori, ecc…), testimoniando come le grandi case produttrici intendano investire in questa risorsa.